Lo sviluppo della gioventù come tramite di cittadinanza attiva, attenta ai bisogni dell’ambiente, fonte di salute e sicurezza della persona, è uno degli elementi cardine che l’Istituzione Scolastica deve perseguire al fine di formare studenti consapevoli e competenti, capaci di costruire ed elaborare saperi per una partecipazione attiva alla vita sociale, orientata verso i valori della convivenza civile, del bene comune e della salvaguardia del mondo in cui viviamo.
“Risolvere la crisi climatica è la sfida più grande e complessa che l’homo sapiens abbia mai dovuto affrontare” afferma Greta Thunberg, l’ adolescente svedese affetta da Sindrome di Asperg che con il suo sguardo imbronciato e il suo cartello di protesta “SCIOPERO DALLA SCUOLA PER IL CLIMA”, nel 2018 sulle scale del Parlamento svedese ha scosso la coscienza del mondo, di giovani ed adulti sensibilizzando sui cambiamenti climatici, sul riscaldamento globale e sulle necessarie scelte personali e sociali per promuovere azioni responsabili verso la nostra Madre Terra. La testimonianza e l’agire della giovane Greta pongono con urgenza la questione educativa legata alla formazione di coscienze ecologiche, una formazione che non può essere rimandata in quanto, come afferma lo scrittore indiano Amitav Ghosh nel suo libro “La grande cecità”, “proprio oggi si è capito che il surriscaldamento globale è, in ogni senso, un problema collettivo”.
In questo contesto un ruolo formativo prioritario svolge, nell’ambito scolastico, l’insegnamento della religione cattolica la quale educa gli studenti a maturare la consapevolezza che il dovere di custodire il Creato e l’esigenza di trasformarlo ci rendono “con-creatori” con Dio nel realizzare il suo disegno sull’umanità, tuttavia ogni forma di sensibilizzazione alla responsabilità verso la natura risulterà vana se non sarà accompagnata dall’educazione anche alla sobrietà in quanto la questione ecologica implica una dimensione etica capace di indirizzare il comportamento umano in tutte le attività che determinano un impatto ambientale per preservare e custodire la Terra.
Papa Francesco, a tal proposito, propone un’ecologia integrale affermando che la difesa dell’ambiente costituisce “una delle principali sfide che dobbiamo affrontare e per questo l’umanità è chiamata a coltivare tre grandi qualità morali: onestà, responsabilità e coraggio”. Il Pontefice, con la promulgazione dell’enciclica “Laudato sì” precisa che “meritano una gratitudine speciale quanti lottano con vigore per risolvere le drammatiche conseguenze del degrado ambientale nella vita dei più poveri del mondo” ed istituisce la celebrazione annuale della giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, un’occasione per conoscere e comprendere quella realtà fragile e preziosa della biodiversità.
Il Santo Padre, in modo concreto, invita tutti gli uomini ed in particolare i giovani a collaborare per proteggere e costruire la nostra casa comune, con piccoli atti che diffondono il bene nella società “al di là di quello che è possibile constatare, perché provocano in seno a questa terra un bene che tende sempre a diffondersi, a volte invisibilmente”.
“Capire è cambiare” ci ricorda Greta Thunberg che ogni venerdì continua la sua protesta in difesa dell’ambiente, una protesta che nell’ hashtag #FridayForFuture, accomuna i giovani di tutto il mondo, accomuna i nostri studenti ai quali la scuola deve donare quel sapere sociale che li rende persone consapevoli e propensi al cambiamento.