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Immagine del redattoreOrazio Ruscica

Snadir: farcela insieme

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Essere insegnante oggi è una sfida. Lo è perché l’Italia è agli ultimi posti in Europa per dispersione scolastica e anche alcuni di coloro che portano a termine il percorso di studi lo fanno con crescente demotivazione. 


Essere insegnante oggi è una sfida perché la scuola non è solamente luogo di incontro con la conoscenza teorica, ma anche di conoscenza con l’altro e con le differenze individuali. 

Essere insegnante oggi è una sfida perché la cultura ha un bisogno costante di sperimentazione e di sistemi di apprendimento dinamico, in evoluzione, in grado di adattarsi alle differenti condizioni sociali e ai continui cambiamenti tecnologici.

Essere insegnante oggi è una sfida perché vuol dire fare parte di un sistema di responsabilizzazione progressiva, di ritualità, di attenzione, di accettazione, di autoeducazione, di ricerca di senso. 


In questi mesi abbiamo girato l’Italia: abbiamo incontrato i docenti, abbiamo ascoltato le loro domande, i loro dubbi, abbiamo parlato insieme di cosa vuol dire davvero fare scuola oggi. È per questo che sono nati i nostri corsi di formazione, sempre in collaborazione con l’Adr: per fornire a voi docenti gli strumenti per affrontare al meglio il cambiamento della scuola, nella scuola. Per aiutarvi a riconoscere la scuola come spazio di confronto, di scambio, di progettualità educativa. Per inseguire il cambiamento e soprattutto gli obiettivi educativi fissati dall’agenda 2030 che punta a promuovere le conoscenze e le competenze per stimolare lo sviluppo sostenibile, in tutela dei diritti umani, della parità di genere, e della pace.


Abbiamo girato l’Italia con l’obiettivo di valorizzare la professionalità dell’insegnamento nelle scuole, offrendo ai docenti nuovi spunti di riflessione utili per esercitare al meglio la professione, potenziando la didattica attiva e laboratoriale e incoraggiando un disegno di scuola all’altezza del nuovo tempo, che è il tempo della tecnologia, della multimedialità, della complessità, sempre in coerenza con gli obiettivi fissati a livello internazionale per una didattica inclusiva flessibile e attenta ai diversi livelli di apprendimento e ai singoli bisogni educativi.


Dall’inizio dell’anno scolastico siamo stati a Milano, Brescia, Lecce, Padova, Assisi, Oristano, Palermo, nelle prossime settimane saremo a Roma, Catania, Materia, Torino e Napoli. Come vedete, cerchiamo sempre di non fare mancare il nostro supporto. Ormai lo sapete, lo Snadir è questo: impegno costante, pazienza, desiderio di mettersi realmente in gioco, motivazione, determinazione, vocazione alla resistenza, una fede incrollabile verso la nostra causa che è il riconoscimento dei diritti di  tutti  i  docenti  di  religione, e soprattutto, l’idea di farcela insieme. 

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