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Immagine del redattoreOrazio Ruscica

La scuola siamo noi


scuola

Care colleghe, cari colleghi,


un nuovo anno scolastico ha inizio e la scuola si ritrova ad affrontare ancora una volta la sua scommessa col domani, davanti a continui processi di cambiamento e innovazioni socio-culturali, didattico-organizzative e gestionali di ogni tipo.


Il primo settembre, le pagine del Venerdì di Repubblica, riportavano una lettera significativa a firma Viola Ardone, sul ruolo che hanno i docenti e la scuola nel nostro Paese. La lettera si chiudeva con queste riflessioni: “Questa è la scuola: la somma delle storie delle persone che la fanno. E dunque la storia di tutti, perché tutti siamo stati alunni. La scuola la fanno i docenti e gli studenti e le famiglie degli studenti. E il nostro mondo, la nostra comunità, in cui ciascuno vale tutti, il successo di ognuno è il successo di tutti.”.


L’idea di scuola della collega Ardone è quella che da anni propone lo Snadir: una scuola come fucina di progettazione, partecipazione, professionalità, ricerca, sperimentazione, organizzazione dei saperi. Una scuola come luogo di formazione, di educazione e istruzione. Una scuola che si interroga continuamente sulla sua capacità organizzativa e di progettazione. Una scuola che sa mettersi anche in dubbio, e che è pronta a migliorarsi.


È un percorso necessario, ma non semplice. Negli ultimi anni la scuola ha dovuto fare i conti con il difficile momento economico del paese e con una pandemia difficile da gestire. Tutto questo ha determinato non poche difficoltà al personale della scuola, costretto a vivere le prospettive del proprio futuro in un clima d’incertezza e prendere atto della scarsa considerazione e gratificazione del proprio lavoro. A questo si sono aggiunti i ritardi delle istituzioni, il susseguirsi di riforme inefficienti che non hanno consentito all’istituzione scolastica di adeguarsi ai cambiamenti della società, gli impegni non mantenuti, le proposte e le riforme mancate.


Ma come scrive la collega Ardone, “la scuola siamo noi”, e la messa in discussione del sistema deve poter contare sull’impegno di ognuno. Tutti, consapevoli del proprio ruolo e delle proprie funzioni. Tutti, protagonisti del nostro agire.


È per questo che, ancora una volta, lo Snadir è pronto ad accompagnarvi per tutto l’anno scolastico, perché quello che ci differenzia davvero dagli altri sindacati è questo: questo nostro procedere insieme, passo dopo passo, unendo le forze come una squadra, unendo le voci di tutti.


Buon anno scolastico.

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