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Lucia – Arezzo

Un insegnante precario è un insegnante completamente dedito ai suoi studenti a cui è sottratta la serenità di veder riconosciuto il proprio lavoro… Lucia di Arezzo, insegnante di Religione da 13 anni.

Gentile Signor Ministro, mi chiamo Lucia, ho 55 anni, sono sposata e ho una figlia, provengo dalla provincia di Arezzo. Ho conseguito una laurea in discipline musicali presso l’Università di Bologna e in seguito ho deciso di investire altri anni della mia vita nello studio delle scienze religiose, con lo scopo di insegnare religione, acquisendo una seconda laurea magistrale. Insegno interrottamente religione nella scuola elementare dal 2008. Mi sono sempre impegnata ad insegnare la materia con mente aperta, cercando di trasmettere non solo le nozioni, ma anche quel patrimonio di valori, di rispetto universale che sono peculiari dell’insegnamento e trasversali a quasi tutte le discipline. Per questo mi considero un insegnante di serie A che, alla pari di altri colleghi, soffre la condizione di precariato, nel mio caso ormai da 13 anni. Un insegnante precario è un insegnante completamente dedito ai suoi studenti a cui è sottratta la serenità del riconoscimento del proprio lavoro e di una sicurezza economica, in quanto ogni anno ha l’incognita della riconferma. Auspico che lei e il suo governo mettiate la parola fine a questa estenuante penalizzazione che ci relega ad essere figli di un Dio minore, dando anche a noi l’opportunità di accedere al ruolo. Grazie

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