Scrivere quotidianamente aiuta a gestire ansie e preoccupazioni e a migliorare la comunicazione.
Scrivere un diario, raccontarsi, descrivere le proprie emozioni e sensazioni. Non si tratta di un ricordo dei tempi lontani ma di una delle attività maggiormente consigliate agli adolescenti dagli esperti. In un’epoca in cui si fa grande utilizzo dei dispositivi elettronici, come gli smartphone, l’idea di prendere penna e carta e trascrivere qualcosa che ci riguardi appare superata. Per i giovani, addirittura, la sola idea appare come qualcosa di antico e tipico delle generazioni precedenti. Invece non è proprio così. Il perché è presto detto.
Scrivere quotidianamente, anche poche righe di un diario personale, non solo ha effetti terapeutici contro lo stress ma aiuta pure a migliorare l’esposizione linguistica con conseguenti benefici sul rendimento scolastico. Per quanto riguarda lo stress, è risaputo quanto i ragazzi siano messi a dura prova. Ogni giorno sono chiamati a confrontarsi con lo studio di diverse materie, interrogazioni ed attività extrascolastiche. Scrivere qualche riga, secondo diversi studi, ha l’effetto di ridurre l’ansia e gestire meglio i cambiamenti dell’umore, tipici di questa età. Il diario rappresenta un amico fedele che accoglierà gli stati d’animo, gli sfoghi e le paure, senza che lo sappia nessuno.
Scrivere migliora anche il rendimento scolastico: la scrittura è un’alleata della memoria!
Tenere un diario personale è anche consigliato come strumento per migliorare il rendimento scolastico. L’attività di raccontarsi con la scrittura infatti si manifesta un’alleata della memoria: aiuta a ricordare quello che è successo, a riflettere e, narrarlo, aiuta a tenere il ricordo impresso. In questo procedimento le capacità linguistiche hanno l’effetto di migliorarsi giorno dopo giorno perché si tende ad utilizzare vocaboli diversi per esprimere nuove emozioni. Allo stesso tempo, per raccontare in modo più diretto il proprio quotidiano, subentra l’interesse a utilizzare forme espressive che non sono mai uguali. Tutto ciò si ripercuote quindi nella scrittura scolastica, che risulta più ricca e fluida, ma anche sulla capacità di memorizzazione delle materie.