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Immagine del redattoreEster Guidobaldi

Il primo lungometraggio scritto dall'intelligenza artificiale

L’ascesa dell’intelligenza artificiale nel cinema: “Il diario di Sisifo” di Mateusz Miroslaw Lis.

intelligenza artificiale

Ebbene si, l’Intelligenza Artificiale entra nel mondo del cinema e assume le vesti di sceneggiatore con “Il diario di Sisifo”, diretto da Mateusz Miroslaw Lis.

Il 29 settembre a Roma, alla presenza del regista e parte del cast, è stato presentato il film in anteprima a una stretta cerchia di esperti cinefili.

Trattandosi del primo esperimento filmico scritto interamente dal programma di IA “GPT-NEO”, potrebbe risultare azzardata la scelta di proporre senza una generosa dose di empatia e profondità, caratteristiche tipiche dell’essere umano, un film in cui il protagonista cerca di risolvere i propri turbamenti e inquietudini interiori. La trama, infatti, narra della crisi esistenziale del giovane studente universitario Adamo il quale, attraverso un viaggio fatto di incontri inaspettati, proverà a porre fine ai suoi conflitti interiori cercando il vero significato della vita. I personaggi non sono caratterizzati al meglio e i dialoghi risultano asettici e senza sentimenti, per cui si può ritenere che la collaborazione tra l’IA e un reale sceneggiatore avrebbe sicuramente giovato al prodotto cinematografico finale. Ma così non è stato, poiché il team di produzione è per la maggior parte composto da ingegneri e informatici.


È solo un esperimento cinematografico da sottoporre all’attenzione di pochi esperti, o effettivamente l’IA prenderà il sopravvento nel grande cinema?

Quello che sicuramente sappiamo è che vi è un rapido avanzamento tecnologico che porterà i sistemi informatici ad essere sempre più sofisticati. Il dibattito che verte su questa questione è sempre più acceso e mentre da una parte si guarda con stupore e curiosità al “cinema del futuro”, dall’altra molti lavoratori del cinema temono di essere sostituiti definitivamente dalle macchine. L’uso dell’Intelligenza Artificiale si ripercuote anche sull’attività degli attori, che a seguito della proposta di scansionare i loro volti e duplicarne le sembianze, hanno scioperato fino ad ottenere il blocco della richiesta. La problematica raggiunge addirittura le vette televisive, infatti, la Marvel negli USA ha utilizzato di recente l’IA per creare i titoli di testa della mini-serie televisiva “Secret Invasion”, sollevando un polverone mediatico riguardo un possibile aumento del tasso di disoccupazione degli addetti al montaggio cinematografico. Ci vorranno anni prima che il potenziale dell'intelligenza artificiale si espanda, ma non possiamo fare a meno di chiederci se ci sia la più remota possibilità che la macchina possa escludere l'uomo dal processo cinematografico. Solo il tempo darà una risposta al nostro quesito.

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