Siamo abituati a vedere i giovani sempre con il cellulare tra le mani ma ci sono dei comportamenti anomali che fanno la differenza, ecco chi soffre di Nomofobia.
Nomofobia, ovvero sindrome da disconnessione e paura di rimanere scollegati o comunque lontani dal contatto con la rete di telefonia mobile: è questa una delle maggiori dipendenze di cui soffrono i giovani. Negli ultimi mesi la colonnina che segnala il numero dei ragazzi coinvolti sale sempre di più verso l'alto facendo sorgere gli interrogativi sul perché si sia arrivati a questo punto. Circa l'80% dei ragazzi di età compresa fra i 15 ei 25 anni ne soffre.
La manifestazione nello specifico di questa sindrome
Chi soffre di nomofobia è portato ad avere un contatto continuo con lo smartphone in modo ossessivo; deve avere sempre la visione di tutto quello che "trasmette" il dispositivo, e sente la necessità di essere rintracciabile h24. La mancanza del controllo è capace di innescare effetti come ansia, irritabilità , aggressività . Una sensazione di malessere generale.
Il "classico" comportamento della persona che soffre di nomofobia
Siamo abituati a vedere i giovani sempre con il cellulare tra le mani ma ci sono dei comportamenti anomali che fanno la differenza e permettono di capire agli esperti quando suona il campanello d'allarme. Ecco il "classico" comportamento della persona che soffre di nomofobia.
Ha il cellulare sempre attivo e in uso;
Porta con sé il caricabatterie ovunque vada;
Controlla sempre se ci sono notifiche da visualizzare;
Usa lo smartphone anche in luoghi e situazioni poco consoni;
Dorme con il cellulare accanto;
Diventa nervoso e può essere anche colto da panico in assenza del telefonino.
Di fronte a questi stati ansiosi assume un'importanza fondamentale la sensazione di sollievo che si prova nel soddisfare la necessità di controllare il telefono. Un sollievo liberatorio capace di restituire calma a chi l'aveva persa.
Disconnettersi, allontanarsi dal telefonino in maniera brusca non è la mossa vincente per superare questo problema. Il primo passo che viene consigliato in questi casi è quello di prendere coscienza dell’atteggiamento anomalo. A questa occorre aggiungere la disattivazione delle notifiche, magari per poche ore nei primi periodi, fino ad un incremento successivo. Se questi piccoli passi dovessero comunque portare alle sensazioni di malessere, prima elencate, allora sarà necessaria la figura di un professionista.
Non uscire mai senza caricabatterie è uno dei classici comportamenti di chi soffre di nomofobia
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