top of page

Per una didattica inclusiva capace di educare istruendo

didattica

L'idea di una scuola che educhi istruendo e al contempo sia inclusiva si fonda sulla convinzione che l'istruzione e l’educazione non sono due momenti separati o contrapposti, ma che si realizzano contemporaneamente e in modo complementare all’interno del processo di insegnamento-apprendimento. La didattica inclusiva è certamente il mezzo per concretizzare questa visione e per avvalorare il concetto chiave che l’istruzione è educativa e che il compito specifico della scuola è istruire, ovvero trasmettere conoscenze e competenze disciplinari, ma il modo proprio con cui è chiamato a farlo è educando, coltivando cioè l'uomo e il cittadino. E i fatti di cronaca che in quest’ultimo periodo vedono giovani studenti coinvolti in aggressioni, è un allarme che non può essere sottovalutato dall’istituzione scolastica.  


L’insegnamento della Religione cattolica, è per sua natura una disciplina dove l’atto istruttivo, se ben concepito e realizzato, produce in sé un esito educativo integrale, promuovendo la formazione della persona nella sua interezza e lo sviluppo del senso critico e della cittadinanza attiva. La storia dell’Irc degli ultimi quarant’anni ha dato un rilevante contributo, grazie al suo approccio metodologico, ad una didattica inclusiva progettata per rispondere alla varietà dei bisogni educativi e delle caratteristiche di ciascuno studente: dalle disabilità ai disturbi specifici di apprendimento, dalle differenze culturali e religiose, ai talenti e alle potenzialità. Per educare istruendo, la didattica, dunque, non può che essere attiva e laboratoriale perché crea situazioni educative dove ogni studente è responsabile del proprio apprendimento e di quello dei compagni, promuovendo così l’accoglienza reciproca e la capacità di lavorare in squadra, elementi fondamentali per la formazione del cittadino.


Non c’è dubbio che l’attuazione di una didattica inclusiva che educhi istruendo dipende in gran parte dalla professionalità del docente, inteso come un regista che orchestra processi complessi; è suo compito coltivare la capacità di ascolto e di cura, stabilendo una relazione significativa con lo studente che va oltre la semplice trasmissione di contenuti; è suo compito raccogliere feedback e riflettere costantemente sull’efficacia delle proprie pratiche. Adottare il modello di una didattica inclusiva nella scuola di oggi, è divenuto un imperativo etico e pedagogico, significa altresì trasformare l’atto dell’istruire in un’occasione di crescita umana, avendo come obiettivo la formazione di cittadini competenti in grado di padroneggiare le conoscenze disciplinari (istruzione), e persone consapevoli e capaci di valorizzare sé stessi e gli altri, gestendo la complessità e la diversità (educazione). 


Educare istruendo, aiuta a rafforzare senza dubbio, il concetto di comunità educante, dove la responsabilità è condivisa tra scuola, famiglia e territorio: è questa la strada, in tempo in cui i giovani e gli studenti vivono un forte smarrimento valoriale, per garantire che la scuola mantenga il suo ruolo centrale nella formazione di una società democratica, equa e aperta

L’attuazione di una didattica inclusiva che educhi istruendo dalla professionalità del docente, un regista che orchestra processi complessi. Deve coltivare la capacità di ascolto e di cura, stabilendo una relazione con lo studente che vada oltre la semplice trasmissione di contenuti

Iscriviti alla nostra Newsletter

Grazie per l'iscrizione!

  • Facebook
  • Instagram
  • X
  • spreaker_logo_icon_144857_edited_edited
  • YouTube
  • LinkedIn

© 2023 PROFESSIONE IR  · CF: 90006380886

Direttore Responsabile: Rosario Cannizzaro
Iscr. Trip. Modica n. 2/95 - Iscritto al ROC n. 30311 Cookie Policy

Privacy Policy -  Cookie policy

w3c_edited
registrati per avere sevizi personalizzati
bottom of page