Finite le vacanze ed ecco la routine di sempre. Per i ragazzi caratterizzata dal ritorno tra i banchi e la ripresa dello studio. Come combattere lo ‘stress da rientro’ che, se non gestito genera ansia, nervosismo, disturbi nell’appetito, irritabilità?
Settembre è il mese del rientro. Quello che chiude il capitolo delle vacanze estive e il ritorno alla routine di sempre. Per i ragazzi la routine è caratterizzata dal ritorno tra i banchi di scuola e quindi nella ripresa dello studio e delle attività ad esso collegate. Passare da un periodo caratterizzato da spensieratezza, relax assoluto, a quello fatto di impegni e di orari, potrebbe dar luogo al cosiddetto “stress da rientro” che, se non gestito nelle opportune modalità, genera ansia con manifestazioni di malessere psicofisico. Insonnia, difficoltà ad alzarsi presto, nervosismo continuo, disturbi nell’appetito, irritabilità, sono i primi segni che evidenziano la difficoltà degli studenti a fare i conti con un nuovo ciclo di vita fatto di studio e impegni correlati. Ed allora, come gestire nel migliore dei modi la fase del rientro? Ecco cosa consigliano gli esperti.
La raccomandazione che viene fatta in primis è quella di evitare di responsabilizzare i ragazzi dall’oggi al domani facendo loro sentire un carico di impegni e doveri oltre il necessario. Meglio evitare inutili discussioni sul senso del dovere che non fanno altro che generare ansia da prestazione. La parola chiave secondo gli psicologi è “gradualità”. Già perché il migliore adattamento ai cambiamenti è quello che avviene poco a poco. Mixare piaceri e doveri è la giusta ricetta per iniziare il nuovo anno scolastico con una buona dose di energia ed entusiasmo. Quindi se durante l’estate ci sono state delle abitudini, delle attività che hanno portato benessere, come le uscite con gli amici, le passeggiate a contatto con la natura o l’esposizione al sole, non occorre interromperle subito. Bisogna semmai associarle agli impegni scolastici che all’inizio saranno caratterizzati soltanto da una fase di reinserimento. Quindi, una volta rientrati a casa dopo una mattina a scuola, il consiglio è quello di pranzare subito, concedersi un riposo di circa 20 minuti e mettersi sui libri programmando a fine studio un’attività che aiuti a scaricare la stanchezza.
La scelta in questo caso è personale: può trattarsi infatti di andare in palestra, fare una passeggiata, vedersi con gli amici e magari condividere con loro una cena o un film. Quale che ne sia la preferenza, l’importante è fare qualcosa che faccia stare bene e che allontani il pensiero dell’impegno del giorno successivo. Il programmare delle attività per il weekend dà pure gli stimoli migliori per affrontare la settimana con impegno e dedizione senza cadere in momenti di tristezza. Anche l’alimentazione ha la sua importanza in questi casi. Gli esperti consigliano sempre di non saltare mai la colazione. Che sia dolce o salata, la colazione è il momento più importante della giornata, che dona energie sia fisiche che mentali adeguate ad affrontare gli impegni dove concentrazione e attenzione sono alla base di ogni attività. Sono sconsigliate le merendine ricche di zuccheri che, al contrario, creano pesantezza e quindi tolgono energia. Meglio della frutta fresca o secca. Stessa cosa a pranzo, dove occorre dare preferenza ad un piatto in cui ci sia un giusto equilibrio fra proteine e carboidrati evitando di appesantirsi con pietanze caloriche che hanno solo l’effetto di mettere pesantezza e sonno.
Consigli utili: andare in palestra, fare una passeggiata, vedersi con gli amici e condividere una cena o un film. Basta fare qualcosa che faccia stare bene e che allontani il pensiero del giorno successivo. Anche l’alimentazione ha la sua importanza: Non saltare mai la colazione”
Comentarios