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Immagine del redattoreSaro Cannizzaro

Alternanza scuola-lavoro. Un nuovo decreto istituisce il docente coordinatore di progettazione

Pensati percorsi coerenti con il Piano Triennale dell’offerta formativa e con il profilo culturale, educativo e professionale dei singoli indirizzi di studio. Dirigenti scolastici d’accordo ma gli studenti non ci stanno.


Nasce un nuovo decreto-legge che istituisce i percorsi di alternanza scuola-lavoro. I percorsi dovranno essere coerenti con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa degli istituti e con il profilo culturale, educativo e professionale dei singoli indirizzi di studio. In tale contesto nasce la figura del docente coordinatore di progettazione. Sull’argomento, da una parte si registra il favore a tali misure dei dirigenti scolastici e, dall’altra barricata, gli studenti insorgono e che hanno chiesto l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro, sostenendo che i percorsi dovrebbero svolgersi il più possibile in maniera laboratoriale e all’interno delle scuole, con un obiettivo formativo e non per produrre manodopera gratuita per le aziende.


Prima di qualsiasi intervento - dicono dalla Rete degli Studenti sempre all’ANSA - sulle nuove misure varate che riguardano l’alternanza scuola lavoro, i Pcto si devono fermare subito. Solo quando saremo sicuri che nessun altro rischia la propria salute potremo discutere su come strutturare il rapporto fra scuola e lavoro. L’integrazione di una sezione dedicata nella valutazione dei rischi non è abbastanza, ogni azienda deve essere ispezionata dall’Ispettorato del Lavoro e l’osservatorio non può esistere se non saranno coinvolte le associazioni studentesche e i sindacati dei lavoratori. I soldi stanziati per l’indennizzo alle famiglie fanno paura di per sé… come può un ministro concepire e, addirittura, scrivere in una proposta di legge che si prevede un indennizzo per chi muore o s’infortuna durante l’orario scolastico?


Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha valutato le istanze delle varie componenti scolastiche ed ha deciso di avviare un confronto proficuo anche con le rappresentanze sindacali. È stato istituito un fondo di 10 milioni di euro per il 2023 e di 2 milioni di euro per il 2024 per l’indennizzo delle famiglie degli studenti vittime di incidenti durante l’attività di alternanza scuola-lavoro. Sempre dal fronte degli studenti si è espressa anche l’UdS, secondo cui i percorsi dovranno svolgersi il più possibile in maniera laboratoriale e all’interno delle scuole, con un obiettivo formativo e non per produrre manodopera gratuita per le aziende. Ogni percorso deve svolgersi in maniera gratuita e fuori da ogni dalla catena produttiva, affinché gli studenti non costituiscano profitto per le aziende.


Noi - spiega Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti - riteniamo che non basta rendere sicuri i PCTO. Serve, in primis, immaginare il rapporto tra istruzione e lavoro. Vogliamo dei corsi di formazione reali e che siamo anche sui diritti sindacali, strutturati assieme alle organizzazioni sindacali. Inoltre, vogliamo l’abolizione degli attuali percorsi di PCTO in favore dell’istruzione integrata, che sappia rivedere il rapporto tra istruzione e lavoro in modo tale che la scuola non sia assoggettata alle dinamiche del mercato come ad oggi avviene ma le possa ripensare da capo.


Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, valuta le istanze delle varie componenti scolastiche e avvia un confronto proficuo anche con i sindacati. Istituito un fondo di 10 milioni di euro per il 2023 di 2 milioni di euro per il 2024

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