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Apprendimento efficace peer education: un’opportunità partecipativa per studenti

L’educazione tra pari come leva per la crescita scolastica, sociale e personale.

peer education

Le origini della peer education: dalla carenza di docenti all'apprendimento tra pari


Il peer to peer, metodologia di matrice costruttivista rientrante nel peer learning, si caratterizza in un approccio sperimentale della didattica che predilige l’apprendimento cooperativo tra pari. I primi tentativi di peer education risalgono alla seconda metà del XVIII secolo, quando in Inghilterra il docente britannico Joseph Lancaster e il reverendo Andrew Bell, tentarono di rimediare all’assenza di insegnanti professionisti nelle classi sovraffollate.


Le basi teoriche: da Vygotskij a Bandura fino a Don Milani

A livello psico-pedagogico, Vygotskij valorizzando l’interazione sociale e Albert Bandura incentivando l’apprendimento per imitazione, hanno definito le basi teoriche dell'educazione tra pari, applicata in Italia da numerosi docenti ispirati dalla Scuola Montessori, e adottata da Don Milani nella Scuola Barbiana.


Il gruppo dei pari come contesto di crescita

Il professore anglosassone Keith James Topping, ricercatore nel campo dell’istruzione e dell’educazione, ha rilevato come il gruppo dei pari costituisce, per gli adolescenti, un contesto privilegiato nel quale gli allievi imparano efficacemente gli uni dagli altri attraverso la condivisione di esperienze e conoscenze che incentivano l’appartenenza al gruppo classe, la socializzazione, il dialogo, l’ascolto reciproco e, nello ‘studente tutor’ promuovono la responsabilità verso i coetanei e il consolidamento dei contenuti già acquisiti, favorendo il raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze disciplinari e trasversali.


Peer learning: nessuna gerarchia, ma molta responsabilità

Il modello della peer learning, orientato al mutuo sostegno e alla definizione di pari opportunità nell’ambito del teaching and learning process, non prevede una gerarchia formale tra insegnanti e alunni, tuttavia richiede un’attenta gestione delle dinamiche di gruppo e un’adeguata supervisione da parte del docente il quale deve guidare e facilitare il processo di apprendimento, ponendo i discenti al centro del sistema educativo, coinvolgendoli adeguatamente nel percorso didattico e rendendoli protagonisti attivi delle proprie esperienze, in modo da veicolare l’acquisizione delle life skills, propedeutiche al raggiungimento del successo formativo.


Peer education: un’opportunità concreta per un apprendimento efficace 

“Mentre insegniamo, impariamo” diceva il filosofo Seneca, in tal senso la peer education, stimolando l’autonomia, la comunicazione, la risoluzione di problemi, le abilità di leadership, la riflessione critica, il team building e l’inclusione, si configura in un’opportunità concreta di apprendimento partecipativo, efficace per lo sviluppo cognitivo, sociale e personale degli studenti.

"Il gruppo dei ‘pari’ è per gli adolescenti, un contesto privilegiato nel quale imparare efficacemente gli uni dagli altri attraverso la condivisione di esperienze e conoscenze. Ma anche la socializzazione, il dialogo, l’ascolto reciproco e, nello ‘studente tutor’ promuove la responsabilità verso i coetanei".

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