top of page

IX Congresso Snadir di Rimini: un tempo e un luogo per riflettere e progettare

“Oltre il presente: visioni per il futuro”. Racchiudere in una frase il senso di una tappa della vita sindacale proiettata verso il domani. I traguardi raggiunti hanno cambiato il modo di intendere la presenza nella scuola pubblica dell’insegnamento della religione cattolica e la collocazione lavorativa degli IdR. 
Congresso Snadir

Il titolo di questo importante appuntamento è stato: “Oltre il presente: visioni per il futuro”. Come sempre accade in questi casi, si è cercato di racchiudere in una frase il senso di una tappa della nostra vita sindacale che sia anche proiettata verso il domani prossimo. I traguardi raggiunti dallo Snadir in questi anni hanno cambiato in maniera sostanziale il modo di intendere la presenza nella scuola pubblica dell’insegnamento della religione cattolica e la collocazione lavorativa degli IdR. 


Siamo partiti dal fondamentale riconoscimento dello stato giuridico degli insegnanti di religione (2003) e prime immissioni in ruolo; abbiamo poi ottenuto la sentenza della Corte di Giustizia Europea contro l’abuso dei contratti a termine, per tutelare gli IRC incaricati annuali; e negli ultimi anni abbiamo lottato per affermare il principio del diritto di tutti alla medesima formazione, con l’attribuzione della Carta docente anche ai precari.


Questi obiettivi sindacali sono stati raggiunti anche a seguito delle pronunce favorevoli dei Giudici, comprese quelle della Corte di Cassazione, che hanno confermato la fondatezza delle ragioni esposte nei nostri ricorsi. La giurisprudenza favorevole che si è formata ha consentito anche ai precari di altre discipline di percorrere positivamente la medesima strada e ha dimostrato alle altre sigle sindacali della scuola la tenacia dello Snadir e la concretezza delle sue proposte.


Ricordiamo l’emendamento all’art. 1-bis della legge 159/2019, che ha introdotto una procedura straordinaria con la sola prova orale NON selettiva per consentire a migliaia di docenti di religione, con oltre 36 mesi di servizio, di lasciarsi alle spalle l’ansia della precarietà. L’istituzione di graduatorie ad esaurimento a seguito della procedura straordinaria, in linea con quanto attuato, nel passato, anche per i docenti delle altre discipline, ha concretizzato poi la garanzia di una immissione in ruolo che si realizzerà nei prossimi anni senza dover sottoporre ad ulteriori prove d’esame docenti che sono, in moltissimi casi, prossimi alla pensione.


Congresso Snadir Rimini 2025: risultati, identità sindacale e nuove sfide per gli IdR nella scuola italiana


Per i colleghi impegnati nelle prove concorsuali lo Snadir ha garantito un percorso di formazione adeguato, che ha dato loro la serenità per affrontare una prova impegnativa. Il congresso Snadir ci ha consentito di riflettere anche sulla collocazione dello Snadir nel più ampio contesto della Federazione Gilda-Unams (adesione nel 1998); ci ha aiutato Vito Carlo Castellana, coordinatore nazionale della FGU, che ha sottolineato tra l’altro gli importanti risultati raggiunti insieme, anche nella recente tornata elettorale per le elezioni delle RSU. Ben 10.000 sono state le preferenze raccolte dai candidati Snadir. Da questo impegno scaturisce un’immagine di insegnante di religione attento alle problematiche lavorative dei propri colleghi e capace di farsi carico e interlocutore, nel contesto scolastico, delle loro legittime aspettative di crescita e di tutela professionale.


Questa credibilità ci consente oggi di essere interlocutori delle forze politiche (audizioni parlamentari), del MIM e delle altre sigle sindacali. Rimini è stato anche un momento di riorganizzazione del nostro organigramma. L’idea è quella di un ‘sindacato-comunità’ nel quale tutti, se vogliono, possono essere protagonisti; dove la leadership non è comando, ma servizio, dove si creano legami che rafforzano il senso di appartenenza. Per questo vogliamo uno Snadir che sappia “abitare i territori”, sappia ascoltare le persone; sappia valorizzare le competenze, sappia accompagnare i più giovani e sostenere chi è in difficoltà, in un contesto lavorativo spesso segnato dalla solitudine professionale. In questo orizzonte, le segreterie provinciali assumono un ruolo essenziale: sono il primo volto dello SNADIR nei territori, il punto di contatto diretto con i colleghi; esse mantengono viva la rete dei rapporti e garantiscono ascolto e presenza.  Il loro impegno capillare e appassionato è ciò che rende reale e tangibile l’idea di uno Snadir comunità: una realtà diffusa, vicina, solidale. 


Fare sindacato è anche educare alla partecipazione; è sollecitare i colleghi a riscoprirsi capaci di incidere anche nel proprio contesto lavorativo.  Questo è lo Snadir che vogliamo continuare a essere: un sindacato che non dimentica le sue radici, ma ha il coraggio di rischiare. Di ascoltare le voci fragili. Di formare nuove leadership. Snadir-FGU conta oggi più di 10.000 iscritti: è un soggetto sindacale assolutamente credibile, capace di generare cambiamento. Le sfide del futuro sono già davanti a noi e chiedono lucidità, coraggio e visione. 


Il primo obiettivo riguarderà l’aumento dei posti di ruolo dal 70% al 95%: imprescindibile per garantire stabilità lavorativa e continuità didattica agli insegnanti di religione, ponendo fine a una precarietà cronica che ha penalizzato la categoria per oltre vent’anni. Il secondo, sarà la titolarità sulla sede scolastica: una questione che tocca la dignità del nostro lavoro e il diritto degli studenti alla continuità didattica. Il terzo sarà la mobilità professionale definitiva per chi perde l’idoneità all’insegnamento della religione. Quarto obiettivo sarà il riconoscimento di una classe di concorso specifica per l’IRC, che metta fine a una lunga ambiguità normativa e sancisca, finalmente, la piena dignità della disciplina. Tutto ciò comporta che anche la valutazione degli apprendimenti debba avvenire con le stesse modalità previste per tutte le altre discipline. È un principio basilare di equità: il lavoro del docente di religione ha lo stesso valore educativo e deve essere misurato con gli stessi strumenti e parametri. 


Una sfida che rilanciamo con convinzione è l’aumento dell’orario settimanale dell’IRC a due ore in terza media. In una fase della crescita così cruciale, i nostri studenti hanno bisogno di spazi di riflessione e di confronto. Offrire un tempo didattico più adeguato non è solo una rivendicazione sindacale: è una scelta educativa. Infine, una battaglia di civiltà e di rispetto verso tutti gli studenti: l’eliminazione dell’uscita da scuola e dello studio individuale non assistito come alternativa all’IRC. Le attività alternative devono essere reali, strutturate, coerenti con il progetto formativo della scuola. Nessuno studente deve essere discriminato in base alla scelta di avvalersi o meno dell’insegnamento della religione. Tutti devono avere accesso a un percorso educativo di pari valore e qualità.

Fare sindacato è a educare alla partecipazione, sollecitare i colleghi a incidere anche nel proprio contesto lavorativo.  È lo Snadir che vogliamo continuare a essere con il coraggio di rischiare. Di ascoltare le voci fragili. Di formare nuove leadership. Oggi siamo più di 10.000 iscritti.


Iscriviti alla nostra Newsletter

Grazie per l'iscrizione!

  • Facebook
  • Instagram
  • X
  • spreaker_logo_icon_144857_edited_edited
  • YouTube
  • LinkedIn

© 2023 PROFESSIONE IR  · CF: 90006380886

Direttore Responsabile: Rosario Cannizzaro
Iscr. Trip. Modica n. 2/95 - Iscritto al ROC n. 30311 Cookie Policy

Privacy Policy -  Cookie policy

w3c_edited
registrati per avere sevizi personalizzati
bottom of page