L’ATTENZIONE ALLA PERSONA PER CARL ROGERS
- Arturo Francesconi
- 10 lug
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Le persone che non sanno ascoltare difficilmente vengono ascoltate (cit. Carl Rogers). Per lo psicologo statunitense, ognuno possiede quanto gli è necessario per comprendersi e migliorare il proprio comportamento.

Carl Rogers, psicologo statunitense, fu uno dei padri fondatori della psicologia umanistica e creò il ‘Centro di consulenza per studenti’ che fu la base empirica del suo metodo terapeutico chiamato ‘Terapia centrata sul cliente’. Egli sostiene che ciascuno di noi possiede quanto necessario per comprendersi e per modificare e migliorare il proprio comportamento. Ruolo del terapeuta e, se applicato alla scuola dell’educatore, quello di facilitare questo compito creando un clima di accettazione, empatia e autorealizzazione. Rogers considera la persona come un essere profondamente unitario e coerente, ricco di spinte e di risorse originarie. Riguardo all’apprendimento sostiene che sia un’attività centrale per l’autosviluppo.
Ecco i suoi postulati:
La relazione è una condizione imprescindibile per un autentico apprendimento.
L’apprendimento si realizza nel momento in cui lo studente percepisce come rilevante la materia che studia.
L’apprendimento più utile e quello di “apprendere il processo di apprendimento”.
Le persone capaci di autocritica sono maggiormente indipendenti, creative e si fidano si sé, rispetto a chi si basa sulla valutazione altrui
L’attenzione alla persona per Carl Rogers acquista valore quando un docente è in grado di innescare in ogni singolo ragazzo una riflessione che lo aiuti a prendere consapevolezza di quanto sta accadendo dentro di sé e intorno a sé e a riconoscere il proprio processo di crescita. L’ascolto attivo, il momento in cui chi ascolta riflette il contenuto del messaggio dell’altro, dimostrando concretamente non solo di aver capito il significato, ma anche di averne accettato il contenuto incondizionatamente. La capacità di ascolto può essere sviluppata ed esistono indicazioni, tecniche per passare ad un ascolto attivo. Esso ha delle caratteristiche particolari che richiedono di mettere in campo tutta la sensibilità, l’attenzione, la comprensione, l’intelligenza di cui siamo capaci.
Può diventare un alleato speciale anche nelle relazioni quotidiane di ognuno di noi, in quanto ci consente di stabilire un contatto autentico con l’altro e di avviare con esso un tipo di comunicazione più efficace e proficua. Sono tante le frasi attribuite a Rogers, ma quella che maggiormente riassume quanto detto sinora è questa: “Ascoltare vuol dire capire ciò che l’altro non dice”.
Il momento in cui chi ascolta riflette il contenuto del messaggio dell’altro dimostra concretamente non solo di averne capito il significato ma anche di averne accettato il contenuto incondizionatamente. Esistono indicazioni, tecniche per passare a quello che Rogers definisce “un ascolto attivo”.