top of page

L’IRC, importante “spazio educativo” per la formazione integrale dei giovani

Rubrica: RIFLESSIONI OLTRE LA SOGLIA

La devianza giovanile, paradigma di una progressiva perdita del ruolo della famiglia e della scuola nell’educazione dei giovani. Le cause? Tv, internet, telefonini e videogiochi che hanno espropriato dal diritto-dovere di educare i minori.
giovani

I fenomeni di devianza giovanile di cui oggi si sente spesso parlare, dimostrano come si stia verificando progressivamente una perdita del ruolo fondamentale della famiglia e della scuola nell’educazione delle nuove generazioni, e questo a causa, fra le tante, del notevole e determinante influsso dei media, in particolare la tv, internet, i telefonini e i videogiochi, al punto che non è esagerato affermare che famiglia e scuola sono stati nei fatti espropriati dai media del diritto-dovere di educare i minori. Se oggi crescono emergenze che vanno sotto il nome di vandalismo, “bullismo”, di “rapporti disfunzionali”, di tossicodipendenza, di baby gang, di studenti che tentano il suicidio, è lecito attendersi dalla scuola di oggi la capacità di passare da un insegnamento strutturato cattedra-alunno-compiti ad un insegnamento cooperativo e dialogico utilizzando pratiche innovative con lavori in piccoli gruppi, autovalutazione degli studenti e loro partecipazione alla pianificazione, in collaborazione con le famiglie.


In questo quadro, l’Insegnante della Religione Cattolica, ha sicuramente un ruolo importante, atteso che quando si insegna bene la religione, che è patrimonio della nostra civiltà, sicuramente apparirà, con tutta pienezza, la sua grande valenza culturale sul piano dell’educazione, della comprensione e acquisizione dei grandi valori umani e cristiani che possono aiutare a formare uomini e cittadini per il nostro tempo. L’IRC, che crede fortemente nella centralità dello studente, ha, in tale direzione, il compito di creare tutte le condizioni essenziali per prevenire queste azioni all’interno del mondo studentesco, facendo sì che questi “stiano bene” anzitutto con se stessi e poi con gli altri e l’Istituzione scolastica nella quale si formano.


giovani

La scuola, infatti, costituisce un luogo nel quale si svolge molta parte della vita dei giovani, i quali possono trovare nei contenuti della religione cattolica motivi di riflessione per formarsi al senso del rispetto, dell’accoglienza dell’altro, della valorizzazione della diversità e dell’inclusione, del superamento del pregiudizio e della solidarietà.


Una prima direttrice di marcia per un insegnante di Religione cattolica, capace di costruire percorsi di educazione contro ogni forma di devianza nella scuola, è senza dubbio la gestione dei gruppi-alllievi , che implica aiutarli a saper cooperare e ad acquisire una coscienza etica, di accettazione reciproca mediante la condivisione con i compagni del proprio mondo interiore ed affettivo; una seconda direttrice è sicuramente il non perdere mai di vista la qualità delle relazioni docente-alunni, su cui poggia il successo formativo ed umano dell’attività didattica.


L’insegnante di Religione, crede fortemente nella centralità dello studente e crea le condizioni essenziali per prevenire i problemi all’interno del mondo studentesco, facendo sì stiano tutti bene con se stessi

Comments


bottom of page