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Immagine del redattoreArturo Francesconi

La funzione del docente tutor

Nella scuola italiana quasi 50 mila docenti tutor quest’anno inizieranno questo nuovo percorso
docente tutor

“Il Docente tutor svolgerà una funzione importante nella personalizzazione della formazione, insieme con gli altri colleghi, sarà quindi un coordinatore. La mia idea di scuola, è quella costituzionale, ritagliata su misura dei talenti e delle abilità del singolo studente, in modo da valorizzarli e da far sì che lo studente, consapevole, possa scegliere adeguatamente il percorso successivo”.


Queste parole dette dal Ministro dell’Istruzione Valditara ci permettono di capire quale sia l’intento dell’introduzione nella scuola italiana di quasi 50 mila docenti tutor che quest’anno inizieranno questo nuovo percorso. Vorrei sottolineare due parole usate dal ministro. La prima è talenti. Il tutor dovrebbe accompagnare in questo percorso di crescita, in stretta collaborazione con la famiglia e con il consiglio di classe (dove possibile) l’alunno nella scoperta e valorizzazione dei propri talenti. La seconda parola è consapevolezza, questo “rendere consapevoli” i ragazzi delle proprie capacità, aiutarli ad informarsi sulle conseguenze delle proprie scelte in modo da giungere a prendere decisioni adeguate per il proprio futuro.


Sicuramente questa iniziativa permette di colmare un vuoto presente nella scuola italiana. Per anni ho lavorato nell’orientamento e mi sono imbattuto in tante situazioni di confusione e indecisione, soprattutto negli ultimi anni delle superiori. Tutto ciò, però, occorre che venga fatto in sinergia con gli altri docenti e non, per esempio, in contrapposizione con il coordinatore di classe. Tra le criticità che vediamo: perché escludere le prime della secondaria di secondo grado? Sappiamo che diversi ragazzi hanno bisogno di essere riorientati e qui la figura del Tutor è importante. Come avviene la sinergia con le famiglie nel contesto del consiglio di classe?


Iniziamo questo nuovo con una sperimentazione che se vissuta con positività può essere una grande risorsa per la scuola, i ragazzi e le famiglie. A fine anno tireremo le prime somme e lavoreremo per migliorare e cambiare ciò che non va. Buon anno scolastico!

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