«Educare una persona nella mente ma non nella morale è educare una minaccia alla società» sosteneva il politico statunitense e premio Nobel per la pace Theodore Roosevelt, esprimendo egregiamente il valore assunto dalla promozione del “moral judgment” nell’ambito del processo di insegnamento ed apprendimento.
Il giudizio morale, relativo allo studio dei processi decisionali inerenti l’ambito etico, si caratterizza nei meccanismi cognitivi attinenti alle decisioni e alle valutazioni su fatti che chiamano in causa norme e comportamenti appartenenti al dominio dell’etica.
Per molto tempo le ricerche sul moral judgment ed in generale sulla psicologia della morale hanno enfatizzato il ruolo della ragione nella formulazione del giudizio etico.
Jean Piaget teorizza per primo la moralità, identificandola in quel processo eteronomo che individua nella personalità dell’adulto le caratteristiche sviluppate durante l’infanzia in base all’educazione ricevuta nel proprio contesto socio – familiare.
Gli studi di Piaget sono stati ampliati da Lawrence Kohlberg secondo il quale la logica che regola il processo etico, focalizzandosi su valutazioni normative e prescrivendo ciò che è giusto fare, qualifica le azioni come specificatamente morali.
Il ragionamento etico, secondo l’idea kohlberghiana, può essere influenzato dalla sfera emotiva, ciò nonostante il giudizio è sempre conseguenza di un’argomentazione logica di carattere morale strettamente correlata all’apprendimento sociale, per cui i criteri etici assorbiti nel contesto familiare durante l’infanzia e la pre-adolescenza vengono mantenuti, attraverso la maturazione da uno stadio all’altro, in età adulta, anche in situazioni diverse, pertanto l’azione e il giudizio morale presentano una dimensione cognitiva osservabile nei termini di un processo evolutivo intrinseco dello sviluppo individuale e si configurano come il prodotto di un ciclo di maturazione.
La riflessione sul tema dello sviluppo del giudizio e della condotta morale è quanto mai attuale: negli ultimi decenni si è notevolmente ampliata la ricerca psicologica, antropologica, scientifica e sociale relativamente ai temi connessi all’eticità che sono oggetto di molteplici analisi ed approfondimenti, vista l’esigenza esistenziale di trovare punti di riferimento per orientarsi e ideali a cui ispirarsi al fine di promuovere la maturazione di un’identità personale pedagogicamente configurabile nell’elemento fondamentale di tutto l’intervento educativo volto a sostenere la progressiva realizzazione emozionale e intellettuale della persona.
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