Care colleghe, cari colleghi,
il nuovo anno scolastico si apre all’insegna dei cambiamenti e delle incognite, tra le novità già approvate definitivamente e quelle ancora in attesa di un via libera dal Parlamento. Tra le regole che saranno introdotte da subito, compare il divieto di utilizzare lo smartphone in classe, anche a scopo didattico, per tutti gli studenti fino alla scuola media. Arrivano poi i docenti tutor e orientatori anche alle scuole medie, dopo l’esperienza dello scorso anno nei licei e negli istituti professionali. Nuove regole anche per le norme che regolano la valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti in caso di gravi infrazioni disciplinari o comportamenti violenti nei confronti dei docenti, con periodi di allontanamento dalla scuola fino a 2 giorni, e un obbligo per gli studenti a partecipare ad attività di riflessione e approfondimento, elaborando un testo sulle motivazioni e le conseguenze del loro comportamento. Per sospensioni più lunghe, invece, saranno previste attività di cittadinanza solidale in strutture convenzionate con la scuola. La valutazione del comportamento degli studenti rappresenta una sfida pedagogica significativa, poiché coinvolge molteplici aspetti cruciali. Da un lato, vi è l’impegno degli insegnanti nel sostenere educativamente gli studenti, specialmente quelli che manifestano difficoltà attraverso comportamenti inappropriati.
Dall’altro lato, le istituzioni scolastiche hanno il dovere di certificare le competenze acquisite dagli studenti, non solo in termini di conoscenze e abilità disciplinari, ma anche per quanto riguarda le competenze di cittadinanza, che si riflettono nel comportamento all’interno della comunità scolastica.
Novità anche sul fronte della sicurezza del personale scolastico, con l’introduzione di sanzioni più severe per chi commette aggressioni, che vanno da multe da 500 a 10mila euro al risarcimento del danno, senza considerare eventuali conseguenze penali.
Le novità non mancano, e con un videomessaggio pubblicato sul canale YouTube del Ministero, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha presentato il nuovo calderone di regole ponendo l’accento sul ritorno alla disciplina e sulla centralità dell’Educazione Civica, dimenticando quelle che dovrebbero essere le vere priorità della scuola oggi: un approccio più focalizzato sulla dimensione educativa e formativa (non punitiva), la creazione di ambienti scolastici più armoniosi e in linea con le esigenze moderne e le sfide del contesto educativo attuale, misure rispettose del principio costituzionale della libertà di insegnamento (art.33) che lascino ai docenti libertà di arricchire ulteriormente il sistema educativo, combinando il meglio di tutti i metodi didattico-metodologici per promuovere un’educazione più completa e adattata alle esigenze individuali degli studenti, e in ultimo, un impegno concreto contro l’Autonomia differenziata.
Su questo punto, vorrei ricordare che la Fgu/Snadir è stata tra i promotori del Comitato per la raccolta delle firme per il disegno di legge costituzionale di iniziativa popolare (LIP), promosso dal prof. Massimo Villone; e adesso aderisce, insieme alle altre forze sindacali, al comitato promotore per l’abrogazione della legge già approvata dal Parlamento. Sono già state raggiunte oltre 500.000 firme on line, ma ne servono ancora. Rinnovo, a tutti gli iscritti, l’invito a unirsi a noi nella raccolta firme per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. È un momento cruciale per il futuro della nostra Repubblica e per la salvaguardia dei diritti costituzionali di tutti.
Buon inizio anno scolastico!
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