Cari colleghi, care colleghe,
quest’anno scolastico ha contribuito a consolidare la visione del nostro lavoro sindacale: ancora una volta, abbiamo dimostrato che lo Snadir è impegno costante, motivazione, determinazione, e soprattutto collaborazione. Ci hanno messo davanti molti ostacoli, ma niente ci ha impedito di continuare a costruire insieme il futuro della nostra categoria professionale. Niente ci ha impedito di continuare a edificare insieme quel sogno nato nell’ormai lontano 1993, quando lo Snadir muoveva i suoi primi passi nel mondo. Abbiamo scelto di costruire, di innalzarci, di portare in alto la visione di un mondo giusto, quello in cui da sempre crediamo, e che vede gli insegnanti di religione vivere a pieno titolo la loro condizione di lavoratori della scuola, in un contesto che garantisca un progetto educativo illuminato e fondato su valori interculturali, interreligiosi ed ecumenici europei e mondiali. Abbiamo agito, anche in accordo sinergico con le altre sigle sindacali che abitano il mondo della scuola, con la prospettiva di riscattare gli insegnanti di religione dalla condizione di indigeribile precarietà che li ingabbia da anni. Abbiamo avviato relazioni importanti con istituzioni e organi rappresentativi dello Stato. Abbiamo fatto sentire la nostra voce, sempre, in ogni occasione. E soprattutto, non abbiamo mai perso di vista i nostri obiettivi, quelli che da sempre definiscono il nostro percorso di progettazione, costituzione, organizzazione e di riconoscimento pubblico. Quelli che da anni ci permettono di crescere in modo esponenziale nel territorio portandoci a rappresentare più del 38% dei docenti di religione.
La nostra ostinazione è stata premiata e la prima risposta concreta alle legittime aspettative di tutti i docenti di religione precari e alle nostre battaglie sindacali è arrivata: i due bandi delle procedure straordinarie per l’assunzione in ruolo di 4.500 docenti di religione sono stati pubblicati. Dal giorno dell’indizione del bando, siamo stati attente sentinelle a custodia dei diritti degli insegnanti di religione e diligenti traghettatori in questo viaggio di non sempre facile comprensione. Grazie al nostro intervento, il Mim ha corretto le incongruenze interpretative riguardanti la scelta dei codici dei titoli di qualificazione professionale e le relative condizioni descritte negli Allegati 5 delle due procedure concorsuali straordinarie, accogliendo le nostre precisazioni e indicazioni.
Oggi e domani, in vista anche dell’imminente pubblicazione dei due bandi del concorso ordinario, continueremo con la motivazione di sempre a impegnarci per trovare soluzioni condivise, avendo sempre a cuore le questioni che affliggono gli insegnanti di religione, certi di trovarci – per voi, con voi – sempre in prima linea.
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