Il problema ecologico, che è diventato planetario, non può più considerarsi una mera questione tecnica o scientifica, ma è un tema che richiede un grande sforzo di elaborazione culturale, sociale, etica e politica. Occorre promuovere tutta una serie di ricerche scientifiche che consentano di valutare e prevedere adeguatamente le conseguenze degli interventi umani sull’ambiente naturale e la possibilità di progettarne altri che non minaccino l’equilibrio ecologico, tuttavia il punto decisivo è la progressiva instaurazione di un nuovo ordine economico globale, fondato sulla reciproca volontà e la coscienza dei popoli, nella consapevolezza dell’interdipendenza che lega tra loro sviluppo umano, ambiente naturale e futuro dell’umanità.
Religione e scienza possono concorrere alla maturazione di una riflessione culturale ed etica più consapevole, nonché alla acquisizione di un nuova coscienza finalizzata al rispetto dell’ambiente nelle sue varie forme espressive.
L’IRC, in particolare, può aiutare gli studenti ad assumere un atteggiamento mentale, capace di porsi con una attenzione positiva verso l’ambiente, essendo una disciplina scolastica che sicuramente può offrire agli studenti un percorso etico-religioso finalizzato sia a far cogliere l’interdipendenza che lega tra loro sviluppo umano, ambiente naturale e il futuro dell’umanità, sia a far capire, alla luce del testo biblico, che il rapporto uomo-ambiente è espressione voluta dal Creatore, sulla base anche delle indicazioni del Magistero della chiesa relative alla questione ambientale.
L’insegnante di religione cattolica, è infatti uno spazio in cui gli allievi hanno la possibilità di confrontarsi su domande del tipo: qual è la responsabilità dell’uomo nel governo della terra? Gli esseri umani hanno degli obblighi morali nei confronti della natura? Hanno il diritto di sfruttare le risorse solo per se stessi? Sono tutte questioni di carattere morale che richiamano il bisogno di un’etica ambientale che sia capace di orientare il comportamento umano al fine di evitare la distruzione dell’ambiente e della vita.
Sul piano della conoscenza scientifica, è di fondamentale importanza il contributo della scienza, cui spetta il compito di aiutare gli studenti ad addentrarsi nello studio delle principali risorse della natura, nonché ad acquisire la conoscenza delle principali problematiche scientifiche legate all’ambiente: sfruttamento dei mari e degli oceani, il buco dell’ozono, la scomparsa di specie viventi, la desertificazione, gli organismi geneticamente modificati mediante una analisi delle cause dell’inquinamento ambientale e dei cambiamenti climatici.
E’ con questa visione interdisciplinare che i giovani vanno educati al rispetto dell’ambiente; è così che in loro può nascere una coscienza ecologica ed una coscienza critica riguardo agli sprechi e all’uso delle risorse ambientali al fine di tutelare e promuovere l’ambiente; è così che saranno in grado di saper applicare i criteri etici che devono guidare l’intervento dell’uomo sull’ambiente: il rispetto, la moderazione, l’attenzione alla qualità della vita.
Religione e scienza possono concorrere alla maturazione di una riflessione culturale ed etica più consapevole, nonché alla acquisizione di un nuova coscienza finalizzata al rispetto dell’ambiente nelle sue varie forme espressive.
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