Altro che “comunque vada sarà un successo”… In casa Snadir, è un successo qualunque cosa si faccia! Dal 13 gennaio 2022, il giorno in cui la Corte di Giustizia dell’Unione Europea -sentenza causa C-282/19- ha definito abusiva la reiterazione dei contratti a termine dei docenti di religione, colmando gli anni di attesa per un pronunciamento sul tema specifico del precariato degli insegnanti di religione, è stato un crescendo rossiniano di vittorie.
Da quel giorno in poi, sono state sentenze su sentenze favorevoli delle Corti d’Appello a certificare l’abuso della reiterazione dei contratti di lavoro degli insegnanti di religione oltre i 36 mesi di servizio. Nel frattempo, tanto per non stare con le mani in mano, il 16 marzo 2022, Snadir vinceva un altro ricorso. Quel giorno infatti, il Consiglio di Stato riconosceva agli incaricati annuali di religione, il diritto alla Carta docente (bonus 500 euro).
Estate o autunno che sia, per Snadir cambia poco. Lavoro e risultati, must di ogni giorno. Arriva dicembre 2022 e lo Snadir incontra Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione e Merito e ottiene la proroga al 2023 della pubblicazione dei due bandi (ordinario e straordinario), con il riallineamento dei due trienni di riferimento utili alle assunzioni.
Inizia il 2023 e tra gennaio e maggio, è un autentico uragano di vittorie in Cassazione. Straboccano le sentenze a favore dello Snadir.
Tutto questo mentre si va ad aprire un tavolo di confronto per i due bandi, concorso ordinario e procedura straordinaria, quest’ultimo indirizzato in maniera specifica ai precari con più di tre anni di servizio scolastico. È proprio la procedura straordinaria, il mezzo per sanare il precariato degli insegnanti di religione. Interesserà però il 50% delle cattedre disponibili – quota non sufficiente a sradicare il precariato IdR – Snadir lo sa e chiede ripetutamente al Governo di aumentare la percentuale di posti prevista per lo straordinario.
Ma il colpaccio, frutto del lavoro, è il 23 giugno. Giorno in cui è pubblicato in GU il DL 75/2023 dove, all'articolo 20, comma 6, è riportato l'aumento della quota dal 50% al 70% dei posti per lo straordinario. La richiesta, più volte formulata dallo Snadir, è stata dunque ufficialmente accolta dal governo per le finalità insite nella procedura straordinaria, indirizzata a coloro che sono precari da lunga data e che, numericamente, sono assolutamente prevalenti. Adesso aspettiamo che il governo accolga le nostre ultime richieste, come quella di aumentare i posti da assegnare allo straordinario nella misura dell’80% e intervenga in maniera ancora più decisiva per superare il precariato dei docenti di religione cattolica.
Come diceva George Clooney in una nota pubblicità: WHAT ELSE?
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